Ultime notizie dall'Albero dai mille colori
Il progetto dell’Albero dai mille colori è ormai giunto al suo settimo anno di vita. Nato in collaborazione con l’associazione SOS Bambini nella scuola Radice di via Paravia, si è poi ampliato in altri istituti ma, dopo la pandemia, continua solo nella scuola di origine. Quest’anno ospitiamo 18 bambini e bambine dai 3 ai 6 anni, di diverse etnie e nazionalità: egiziani, sinti, nigeriani, rumeni, albanesi e somali. Di questi 18 bambinə, 6 sono ospiti in comunità mamma-bambino, 3 sono segnalati dai Servizi Sociali e 1 da UONPIA ed Emergency .
Se abbiamo sempre avuto a che fare con bimbə dalla storia delicata, quest’anno questo è ancor più vero e ci sta impegnando in un lavoro di equipe molto serio con l’educatrice Lucia e la coordinatrice Chiara D., con i volontari e la rete (famiglie, Servizi Sociali, 3 comunità, UONPIA ed Emergency).
Ma cosa fanno i bambini all’Albero? La giornata inizia con il gioco libero, momento fondamentale che ci permette l’osservazione attiva dei bisogni del bambinə e la sua modalità di relazione.
Segue il Momento del cerchio, per guardarsi e riconoscersi, per fare l’appello, riconoscere il proprio nome (anche in scrittura), ascoltare e osservare quello dei compagni e iniziare il lavoro di alfabetizzazione con i contrassegni.
C’è poi la merenda e quindi ripuliamo i tavoli, perché ci prendiamo cura del nostro ambiente, promuovendo e valorizzando il mio essere agente nella creazione, cura e mantenimento di ciò che mi circonda. Subito dopo ci dedichiamo a un‘attività didattico-laboratoriale: l’altro giorno abbiamo introdotto l’inverno e quindi abbiamo creato dei piccoli pupazzi di neve segnaposto.
Diamo quindi spazio a un momento di fisicità ed espressione corporea, lavorando sulla percezione del sé nello spazio, sulla coordinazione oculo-motoria, ma anche sulle dinamiche relazionali e di gruppo.
Infine, lasciamo spazio a un momento più statico, di lavoro manuale e meno cognitivo, al tavolo.
Per poi concludere con il nostro rito di chiusura.