Reazioni alla testimonianza di Giuliana Campestrini

18 APRILE 2021

Cara Giuliana, il tuo articolo “abbiamo amato troppo le Stelline per aver paura della notte” è come un grande mestolo, rimette in moto tutti i sentimenti che un volontario come me, che ha frequentato (e spera di tornare a farlo in presenza presto) le ragazze e voi educatori, ha provato, vissuto, meditato, interiorizzato in questi anni con voi. Come manca la vostra presenza, quell’alternarsi di gioie, tristezze, rabbie che ho avuto modo di vedere, anche se solo in un rapporto a volte troppo costretto delle regole del “compito da fare”, della matematica che spesso non è certo il canale più facile per instaurare un rapporto.

Ma i tanti momenti, come le feste di Natale, i compleanni, hanno rivelato in pieno quel mix di maschere, cambiamenti e anche di dolore che si cela dietro ogni volto, ogni esperienza.

Ma in questo articolo ho vissuto di riflesso qualcosa che necessariamente solo il vostro tipo di rapporto può far provare: la magia della notte!

Mi sovvengono le parole di una canzone degli anni ’70 (e si, io li conosco bene…….): “e quando viene la notte vado cercando nel buio le tue mani”. Chissà quante intimità nelle quali si sciolgono tutte le emozioni di una giornata, quanto bisogno di aiuto, conforto, comprensione e confidenza!

Vi ammiro, tu ed i tuoi collaboratori possedete una serie di qualità, delle arti direi, per gestire e vivere un mondo di rapporti complicato dove riuscite benissimo a dare una seconda famiglia a chi, pur nella giovane età, ha tanti crediti da riscuotere dalla vita.

Un caldo abbraccio a tutti voi con tanto affetto.

Elio

18 aprile 2021

 

Buongiorno,

Ho trovato molto vero l'articolo di Giuliana poiché esprime pienamente tutte le sfaccettature della vita in comunità Stelline. 

Premetto che sono molto fiera di Stella per i suoi disegni, come altre ragazze, l'ho conosciuta da ragazzina ancora insicura e con il suo bagaglio di problematiche di salute, sono stata testimone della sua crescita, emozionata alla sua festa del diciottesimo, come una zia mi sono commossa. Brava Stella!

Condivido con Giuliana la difficoltà, la complessità delle ragazze adolescenti inquiete che arrivano in comunità con molta rabbia per mascherare la loro fragilità, il loro dolore..Mi ricordo di una  una ragazza in particolare che aveva davvero tanta rabbia soprattutto con sua madre, era aggressiva anche con le altre ragazze ma..non dimenticherò la sera che abbiamo cenato insieme per salutarla, partiva, ha tolto la maschera della rabbia e con mia bella sorpresa ha fatto un piccolo discorso in cui ringrazia gli educatori perché grazie a loro ha capito che era possibile fidarsi ancora di qualcuno.

Sono molto contenta dell'esperienza fatta come volontaria e ringrazio Giuliana, tutti gli educatori e soprattutto le Stelline che ho conosciuto nella comunità Alfieri.

Giusi

19 aprile 201

Un articolo davvero emozionante, le parole di Giuliana risuonano forte.
Grazie per questa splendida condivisione!

Alice

 

Splendida, chiara, profonda e intensa descrizione di un luogo, del luogo, dove accogliere è condividere un difficile percorso di crescita e non solo.

Anna

UVI ONLUS